L’alcol è uno dei principali fattori di rischio e di malattia e tra le prime cause di mortalità prematura e di disabilità evitabili. Ogni anno l’alcol causa nel mondo 3,3 milioni di morti. Il consumo di bevande alcoliche è complessivamente responsabile di mortalità prematura, disabilità e insorgenza di oltre 230 patologie che costano alla società almeno 17 milioni di anni di vita persi. Incidenti, malattie cardiovascolari e cancro sono le tre categorie che contribuiscono per oltre il 90 % alla mortalità attribuibile direttamente o indirettamente al consumo di alcol. L’alcol è responsabile di numerose problematiche sociali ed è il primo fattore di rischio emergente rispetto a tutte le sostanze illegali per episodi o atti di violenza, criminalità, maltrattamenti familiari verso il partner o verso i minori, per perdita di produttività e di lavoro, e, non ultimo recentemente indicato come fattore concorrente alla maggiore suscettibilità all’insorgenza di malattie infettive (come per esempio la tubercolosi, l’AIDS e la polmonite). Nel Global status report on alcohol and health la World Health Organization (WHO) richiama i Governi a sostenere la prevenzione ai decessi e alle patologie alcol-correlate; per riuscire a diminuire l’impatto sociale e di salute dell’alcol e ridurre gli elevati costi che la società paga alle competenti istituzioni nazionali di  tutela della salute si chiede un rinnovato sforzo per incrementare i livelli di consapevolezza sui rischi legati al bere. Le attività di ricerca e di valutazione condotte dall’ISS nell’ambito della Joint Action co-finanziata dall’UE sulla riduzione del danno alcol-correlato (RARHA) sono state l’esperienza più rilevante e qualificante l’Italia a livello europeo ed internazionale giungendo  a fornire a tutti gli Stati Membri, attraverso il consenso raggiunto nell’ambito della comunità scientifica coinvolta, i principi di buone pratiche per l’utilizzo di linee guida sul consumo di alcol a basso rischio come strumento di salute pubblica. Le attività svolte in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità hanno inoltre generato un manuale indirizzato principalmente ai policy-maker che operano nei ministeri o che sono responsabili, a livello regionale o locale, dello sviluppo di strategie e piani d’intervento volti a ridurre il danno alcol-correlato, un’analisi dei trend della mortalità causata dall’alcol a livello europeo e una rassegna delle evidenze scientifiche per la prevenzione della sindrome feto-alcolica, condizione ancora troppo trascurata dalla prevenzione di popolazione.

Ogni anno lo scenario epidemiologico tracciato dall’analisi dei dati prodotta dall’Osservatorio Nazionale Alcol (ONA) per la Relazione del Ministro della Salute al Parlamento sugli interventi realizzati ai sensi della Legge 125/2001, e dell’ISTAT contribuisce a delineare le tendenze e le pratiche che guidano il decisore politico nelle opportune scelte rivolte a contrastare l’uso dannoso e rischioso di alcol, attraverso l’implementazione di interventi oggi maggiormente disponibili rispetto al passato, il cui rapporto costo-benefici e la cui valenza è oggi ampiamente sollecitata dalle evidenze prodotte dalla vasta e consolida rete europea di ricerca scientifica e di advocacy.

L’Alcohol Prevention Day 2017, catalizzatore del dibattito che si svolge nell’intero corso di Aprile, Mese di Prevenzione Alcologica, è sostenuto e finanziato dal Ministero della Salute e svolto e promosso in stretta collaborazione con la SIA, Società Italiana di Alcologia, Associazione Italiana Club Alcologici Territoriali – AICAT e Eurocare  che hanno garantito per il sedicesimo anno consecutivo, attraverso i gruppi di lavoro congiunti e il Network collaborativo ITACA del Centro OMS con i Centri Alcologici Regionali delle Regioni Toscana e Liguria,  la disponibilità dei materiali di prevenzione atti a favorire e supportare una adeguata cultura di prevenzione basata su livelli più elevati di tutela della salute, di consapevolezza e di responsabilità individuale e sociale.

 

Programma

 

Mercoledì 12 aprile 2017

 

8.30      Registrazione dei partecipanti

9.15      Apertura del convegno e Saluti delle Autorità 

             Walter Ricciardi

             E’ stata invitata a intervenire il Ministro della Salute

             Introduzione alla prima sessione dei lavori

             Moderatore: Emanuele Scafato

 

10.00    Le strategie di prevenzione dell’OMS e gli sviluppi in atto

             Lars Moller

 

10.15    Ci sono “soglie” accettabili per il consumo di alcol ?

             Jurgen Rehm

 

10.30   Le azioni del Ministero della Salute in attuazione del Piano nazionale della Prevenzione  

            2014-2018 e della Legge 125/2001

            Maria Migliore, Liliana La Sala

 

10.45   L’alcol in Italia: i nuovi scenari, le priorità, le linee guida per la prevenzione

            Emanuele Scafato

 

  Discussione

 

11.15   Coffee break

 

Seconda sessione

            Moderatore: Roberta Pacifici

 

11.45   Il consumo di alcol in Italia e l’incidentalità stradale alcolcorrelata dai dati Istat               

            Emanuela Bologna, Silvia Bruzzone

 

12.00   Alcol e fumo nei luoghi di cura: regolamenti, culture, esperienze tra criticità e facilitatori

            Valentino Patussi

 

12.15   Alcol e giovani: educare alla salute, intervenire sugli stili di vita

            Gianni Testino

 

12.30   La prevenzione della Sindrome Fetoalcolica

            Simona Pichini

 

12:45   Il contributo del privato sociale e dell’Associazionismo come risorsa per la collettività

            AICAT, AA, Alanon, Rappresentanti istituzionali e di categoria

 

Discussione

 

14.00    Conclusione dei lavori

              Emanuele Scafato

 

 

RELATORI E MODERATORI

Emanuele Scafato – Istituto Superiore di Sanità
Roberta Pacifici – Istituto Superiore di Sanità
Lars Moller – World Health Organization, Regional Office for Europe
Jurgen Rehm – Social and Epidemiological Research (Ser) Department, Camh, Canada
Maria Migliore – Dip.to Prevenzione, Ministero della Salute, Roma
Liliana La Sala – Dip.to Prevenzione, Ministero della Salute, Roma
Silvia Bruzzone – Istituto Nazionale di Statistica
Emanuela Bologna – Istituto Nazionale di Statistica
Gianni Testino – Centro Alcologico Regionale Liguria, Osp. S. Martino, Genova
Valentino Patussi – Centro Alcologico Regionale Toscana – Azienda Osp. Uni. Careggi Firenze
Simona Pichini – Istituto Superiore di Sanità

 

Responsabile Scientifico

EMANUELE SCAFATO
Osservatorio Nazionale Alcol, WHO Collaborating Centre for Research and Health Promotion on Alcohol and Alcohol-related Health problems
Centro Nazionale Dipendenze e Doping – Istituto Superiore di Sanità, Roma

 

Segreteria Scientifica:
SCAFATO, C. GANDIN, S. GHIRINI
Osservatorio Nazionale Alcol – WHO Collaborating Centre for Research and Health Promotion on Alcohol and Alcohol-related Health problems
Centro Nazionale Dipendenze e Doping
Istituto Superiore di Sanità
Via Giano della Bella, 34 – 00161 Roma
Tel. 06 49904028
Fax 06 49904193
E-mail: emanuele.scafato@iss.it

Segreteria Tecnica:
BACOSI, S. DI CARLO
Centro Nazionale Dipendenze e Doping
Istituto Superiore di Sanità
Viale Regina Elena, 299 – 00161 Roma
Tel. 0649903653
Fax 0649902016
e-mail: simonetta.dicarlo@iss.it e/o antonella.bacosi@iss.it

 

INFORMAZIONI GENERALI

Sede: Istituto Superiore di Sanità, Aula Pocchiari

Ingresso: Viale Regina Elena , 299 Roma

Destinatari e numero massimo partecipanti

Saranno ammessi un massimo di 250 partecipanti

Non sono previsti crediti ECM
La partecipazione alla manifestazione è gratuita.
Le spese di viaggio e soggiorno sono a carico del partecipante.

 

Attestati
Al termine della manifestazione, sarà rilasciato un attestato di partecipazione a chi ne farà richiesta.

 

Per ogni informazione attinente all’evento si prega di contattare la Segreteria Scientifica ai numeri 06.4990.3653 – 4029 – 4028